17 giu 2011

Sostegno per l'accesso al credito delle PMI Milanesi – 31-07-12


La Camera di Commercio di Milano intende promuovere e sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese di Milano e provincia che provvedano a realizzare uno o più dei seguenti interventi:
- Intervento 1 “programmi di investimenti produttivi”, riservati alle sole piccole e micro imprese che realizzano programmi di investimenti produttivi nella propria sede legale o nell’unità operativa localizzata in una delle aree del Comune di Milano in riqualificazione identificate dal Comune di Milano;
- Intervento 2 “operazioni di patrimonializzazione aziendale”, destinati all’erogazione di contributi in abbattimento tassi di interesse e contributi a fondo perduto;
- Intervento 3 “programmi di riqualificazione della struttura finanziaria”.

Sono ammesse ai benefici previsti dagli interventi 1, 2, 3, le imprese di tutti i settori che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa o nella definizione di impresa artigiana (L.443/85 e successive modificazioni), che abbiano sede legale iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano, che non siano in stato di liquidazione e che non siano sottoposte ad alcuna procedura concorsuale. Possono essere ammesse ai benefici previsti dall’Intervento 1 anche le imprese che abbiano la sola unità operativa iscritta al REA della Camera di Commercio di Milano.

L’intervento 1 intende sostenere con contributi in conto abbattimento tassi le pmi milanesi che, tramite i Consorzi e le Cooperative di Garanzia Fidi stipulano nel periodo compreso tra il 1 aprile 2011 e il 31 maggio 2012 contratti di finanziamento bancario o di leasing al fine di realizzare propri programmi di investimenti.
Ai finanziamenti ed ai leasing deve essere applicato un tasso d’interesse il cui valore, in qualunque modo esso venga definito, non risulti superiore all’euribor 6 mesi (media mese precedente a quello di stipula) aumentato di uno spread al massimo pari a 2,30 punti percentuali.
Sono ammissibili i piani di investimenti rivolti alle seguenti iniziative:
all’avvio di attività imprenditoriale e acquisto di attività preesistente;
alla realizzazione di progetti aziendali concernenti l’innovazione di prodotto, tecnologica o organizzativa;
alla realizzazione di progetti aziendali innovativi che, attraverso l'introduzione di nuove tecnologie o di originali soluzioni organizzative, portino a conseguire una misurabile e consistente riduzione, all’interno ed all’esterno dell’azienda, dell’impatto ambientale in termini di emissioni d’aria, acqua, rifiuti, rumore;
all’incremento e/o miglioramento della capacità produttiva attraverso l’ammodernamento, l’ampliamento dei processi aziendali e delle strutture operative;
alla realizzazione di percorsi di certificazione inerenti sia l’impresa che un prodotto specifico;
all’incremento/implementazione di sistemi di sicurezza e sorveglianza;
al miglioramento organizzativo e gestionale attraverso l’adeguamento strumentale e tecnologico del sistema informativo.
Sono ammissibili i piani di investimenti comportanti spese sostenute entro i sei mesi successivi alla data di erogazione del finanziamento, regolarmente annotate nella contabilità aziendale ed al netto di IVA e di altre imposte e tasse. Sono ritenute ammissibili anche le spese sostenute nei due mesi che precedono l’erogazione del finanziamento quando strettamente correlate al piano dell’investimento e non superiori al 20% dell’investimento complessivo.
Le tipologie di spesa agevolabili sono le seguenti:
1. acquisto/ristrutturazione di immobili (esclusi i terreni) e/o fabbricati solo se negli stessi si svolge l’attività dell'impresa o questa verrà svolta entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda e comunque non oltre il 16 luglio 2012;
2. acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature industriali
e commerciali;
3. acquisto di sistemi informatici di gestione (hardware e software), e per le applicazioni internet;
4. spese per la realizzazione di siti e sistemi web propri dell’azienda, all’erogazione di propri servizi web su Internet, all’attivazione di procedure di commercio elettronico;
5. acquisizioni di marchi e brevetti e fee d’ingresso per franchising;
6. acquisizioni di aziende o di rami d’azienda documentate da contratti di cessione, acquisizione di almeno il 70% di partecipazioni in aziende con attività connessa a quella dell’acquirente, avviamento se acquisito a titolo oneroso;
7. acquisti di automezzi per un importo pari al costo deducibile ai fini della determinazione del reddito d'impresa;
8. acquisto di scorte entro il limite massimo del 20% - 40% per le nuove imprese dell’ammontare complessivo dell’investimento agevolato;
9. spese per consulenze specialistiche riferite ai programmi di investimenti oggetto dell’agevolazione nel limite del 30% dei costi dei servizi stessi;
10, istallazione impianti di allarme antintrusione, sorveglianza, ecc;
11. acquisto di nuove strutture, impianti e attrezzature per la realizzazione di interventi di riduzione dell’impatto ambientale;
12. spese per consulenze specialistiche riferite al passaggio da ditta individuale/società di persone a società di capitali nel limite del 30% dei costi dei servizi stessi;
13. spese notarili riferite al passaggio da ditta individuale/società di persone, a società di capitali

Sono escluse dal contributo le spese relative ad opere di urbanizzazione, di manutenzione ordinaria, quelle relative a contratti di assistenza e in generale le spese di gestione.
Solo per le nuove imprese, sono agevolabili le spese effettuate nei sei mesi precedenti la data di erogazione del finanziamento, compresi gli studi di fattibilità, ricerche di mercato, oneri di costituzione e le spese notarili.
Sono agevolabili i piani di investimento con spese ammissibili comprese tra €10.000,00 e € 300.000,00.
I beni oggetto dell’agevolazione prevista dal presente bando:
- devono essere destinati alla sede legale o all’unità produttiva localizzata nel territorio della Provincia di Milano
- non possono essere alienati o ceduti prima che sia trascorso il periodo di ammortamento del finanziamento, pena la decadenza dal beneficio.
Si ricorda, inoltre, che tra l’impresa richiedente il contributo e le imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento non devono sussistere legami riconducibili alle definizioni di imprese collegate e di imprese associate e che tra i soci e gli amministratori delle imprese richiedenti il contributo non devono essere presenti soci o amministratori delle imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento e viceversa.

Per partecipare all’iniziativa le imprese devono:
1. stipulare un finanziamento bancario o un contratto di leasing - nel periodo compreso tra il 1° aprile 2011 e il 31 maggio 2012 - avente durata non inferiore a 36 mesi e garantito da uno dei confidi indicati;
2. rendicontare al confidi garante entro i sei mesi successivi alla data di erogazione del finanziamento e comunque non oltre il 16 luglio 2012.

L’Intervento 1 prevede l'assegnazione di un contributo in abbattimento tassi sull’importo dell’investimento ritenuto agevolabile. Quest’ultimo, calcolato sulla base delle spese sostenute, documentate e ritenute ammissibili, non potrà essere inferiore a 10.000 euro e superiore a 300.000 euro raggiungibile anche con più operazioni di finanziamento/leasing e comunque non potrà eccedere l’ammontare del finanziamento ottenuto presso l’Istituto di credito o risultante dal contratto di leasing.
L’abbattimento del costo di ciascun finanziamento o del leasing stipulato al fine di realizzare gli investimenti viene applicato secondo le seguenti modalità:
- per la parte di spesa fino a 100.000,00 euro: abbattimento di 2,00 punti
- per la parte di spesa eccedente i 100.000,00 euro:da 100.000,01 fino a 200.000,00 euro: abbattimento di 1,50 punti
- da 200.000,01 fino a 300.000,00 euro: abbattimento di 1,00 punto

Per le micro e piccole imprese che realizzano programmi di investimenti produttivi nella propria sede legale o nell’unità operativa localizzata in una delle aree del Comune di Milano in riqualificazione ai sensi della legge n. 266 del 1997 è previsto l’abbattimento totale degli interessi calcolati in sede di stipula del finanziamento/leasing finalizzato alla realizzazione dell’investimento, fermo restando che il tasso di interesse rientri nei parametri ritenuti ammissibili dal presente bando.
I contributi assegnati, liquidati in un’unica rata attualizzata, sono concessi in conformità al regime comunitario de minimis.

L’intervento 2 intende sostenere le pmi milanesi che realizzano un’operazione di patrimonializzazione aziendale finalizzata alla riduzione del livello di indebitamento quale rapporto tra i debiti e il patrimonio netto. Le imprese che provvedono all’attuazione di una delle operazioni sotto elencate possono accedere - successivamente alla realizzazione dell’operazione e tramite il supporto di un confidi a loro scelta tra quelli elencati nell’Allegato 2 del Regolamento - a linee di credito agevolate da un contributo in conto abbattimento tassi.
Ai finanziamenti deve essere applicato un tasso d’interesse il cui valore, in qualunque modo esso venga definito, non risulti superiore all’euribor 6 mesi (media mese precedente a quello di stipula) aumentato di uno spread al massimo pari a 2,00 punti12 percentuali.
Contestualmente alla richiesta di contributo in abbattimento tassi di interesse, le imprese che abbiano effettuato l’operazione di patrimonializzazione, possono richiedere un contributo a fondo perduto, calcolato sulla base dell’importo del finanziamento agevolato.
Possono beneficiare dei finanziamenti agevolati con contributi in conto abbattimento tassi le pmi milanesi che tra il 31 maggio 2011 e il 31 maggio 2012 provvedono alla delibera ed alla contestuale o successiva realizzazione - per un importo compreso tra 25.000,00 euro e 300.000,00 euro - di una delle seguenti operazioni volte all’incremento delle voci di bilancio:
1. aumento di capitale sociale: L'aumento del capitale sociale deve essere già deliberato e sottoscritto per intero all’atto della richiesta di finanziamento tramite il confidi; il versamento deve essere effettuato entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda e comunque non oltre il 31 luglio 2012. Qualora, a seguito di controlli a campione, si dovesse evidenziare che a tale data il versamento non è stato effettuato, si procederà alla revoca del contributo; qualora si dovesse evidenziare che a tale data il versamento non è stato completato, si procederà alla revoca della parte di contributo indebitamente percepita.
Il capitale sociale risultante a seguito dell'operazione dovrà essere mantenuto almeno per l’intero periodo di ammortamento del finanziamento agevolato richiesto tramite i confidi, pena la revoca del contributo. Non saranno agevolabili gli aumenti del capitale sociale destinati a ricostituire il capitale
sociale per perdite d’esercizio.
Le somme percepite dalla società per l’emissione di quote e/o di azioni ad un prezzo superiore al valore nominale, non possono essere distribuite finché la riserva legale non abbia raggiunto il limite stabilito di 1/5 del capitale sociale e per l’intero periodo dell’ammortamento del finanziamento bancario concesso.
Il valore del sovrapprezzo sarà ricompreso nella quota di agevolazione in conto abbattimento tassi ma, sarà escluso, dal relativo contributo a fondo perduto.
2. versamento soci in conto capitale: Il versamento dei soci in conto capitale deve essere deliberato e versato prima di procedere alla richiesta del finanziamento all’istituto di credito. Sono ritenute agevolabili solo le somme versate dai soci nelle casse sociali in data stessa o successiva a quella di delibera. I fondi in tal modo vincolati non potranno essere utilizzati per tutto il periodo di durata del finanziamento bancario ottenuto, salvo incorporazione degli stessi nel Capitale Sociale ovvero su esplicita autorizzazione della banca, del confidi e della Camera di Commercio pena la revoca del contributo.
3. finanziamento soci: Il finanziamento soci deve essere deliberato e versato prima di procedere alla richiesta del finanziamento all’istituto di credito. Sono ritenute agevolabili solo le somme versate dai soci nelle casse sociali in data stessa o successiva a quella di delibera.
Nel verbale di assemblea ordinaria dei soci in cui si delibera il finanziamento soci deve essere riportata l’intenzione di richiedere il finanziamento agevolato dal contributo camerale nonché l’esplicito vincolo di possibile restituzione del finanziamento soci solo dopo aver regolarmente completato il rimborso del finanziamento bancario connesso.
Non viene ritenuta ammissibile nessuna operazione a titolo gratuito che non comporti apporto di denaro nelle casse sociali tranne la trasformazione del Finanziamento soci in Capitale sociale o in Versamento Soci in conto Capitale.
Per partecipare all’iniziativa le imprese devono:
1. effettuare nel periodo 31 maggio 2011 - 31 maggio 2012 una delle operazioni di patrimonializzazione aziendale sopra descritte
2. ottenere entro il 16 luglio 2012 tramite uno dei confidi elencati nell’Allegato 2 del Regolamento - previa presentazione della delibera di assemblea soci con cui si provvede alla realizzazione della patrimonializzazione e delle copie delle contabili attestanti i versamenti effettuati dai soci - un finanziamento bancario garantito dal confidi di durata compresa tra 36 e 60 mesi.
Per l’Intervento 2 il presente bando prevede l'assegnazione di un contributo in conto abbattimento tassi sul finanziamento ottenuto successivamente alla realizzazione di una o più delle operazioni di patrimonializzazione ammissibili.
L’importo del finanziamento ammesso all’agevolazione potrà variare da un minimo di 25.000 euro ad un massimo di 300.000,00 euro.
Il contributo camerale abbatte gli interessi calcolati in sede di stipula del finanziamento, fermo restando che il tasso di interesse rimanga nei parametri ritenuti ammissibili dal presente bando, secondo le seguenti modalità:
- per la parte di spesa fino a 100.000,00 euro: abbattimento totale
- per la parte di spesa eccedente i 100.000,00 euro:
da 100.000,01 fino a 200.000,00 euro: abbattimento di 2 punti
da 200.000,01 fino a 300.000,00 euro: abbattimento di 1,00 punto
I contributi assegnati, liquidati in un’unica rata attualizzata, sono concessi in conformità al regime comunitario de minimis.

Le imprese che effettuano l’operazione di patrimonializzazione aziendale nella forma dell’aumento di capitale sociale, che deve essere già deliberato e sottoscritto, e che ottengono il contributo in conto abbattimento tassi secondo quanto stabilito, possono beneficiare dell’erogazione di un contributo camerale a fondo perduto a sostegno dell’operazione di patrimonializzazione.
La domanda di contributo a fondo perduto deve essere presentata dal confidi, per conto dell’impresa, contestualmente alla presentazione della domanda di contributo in conto abbattimento tassi.
Il contributo camerale è pari al:
10% dell’ammontare del finanziamento bancario ritenuto ammissibile per l’agevolazione in conto abbattimento tassi, fino ad un massimo di 10.000,00 euro (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%);
15% dell’ammontare del finanziamento bancario ritenuto ammissibile per l’agevolazione in conto abbattimento tassi, fino ad un massimo di 15.000,00 euro (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%) per le imprese start up.
Si intende agevolabile la parte eccedente il capitale sociale minimo imposto per legge.
Il contributo è concesso in conformità con il regime comunitario de minimis ed è erogato contestualmente al contributo in conto abbattimento tassi.
Il contributo sarà revocato qualora a seguito di controlli a campione si evidenziasse che alla data del 31 luglio 2012 il capitale non è stato versato. Qualora alla data del 31 luglio 2012 il capitale risultasse versato non completamente, sarà revocata la parte di contributo indebitamente percepita.
I contributi sono assegnati fino ad esaurimento delle risorse secondo l’ordine cronologico di protocollo delle domande.
Nel caso di esaurimento dei fondi destinati al contributo a fondo perduto, le imprese saranno comunque beneficiarie dell’abbattimento del tasso di interesse. Viceversa, nel caso di disavanzo delle risorse destinate al contributo a fondo perduto, queste saranno destinate all’abbattimento del tasso di interesse.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo a fondo perduto a sostegno della patrimonializzazione.

L’intervento 3 è volto a sostenere la liquidità delle pmi di Milano e provincia che intendono provvedere alla riqualificazione della propria struttura finanziaria accedendo, tramite uno dei confidi elencati nell’Allegato 2 del Regolamento, a linee di credito agevolate da un contributo in conto abbattimento tassi e caratterizzate da tassi d’interesse non superiori all’euribor 6 mesi (media mese precedente a quello di stipula) aumentato di uno spread al massimo pari a 2,30 punti16 percentuali.
Sono ritenuti agevolabili i finanziamenti, aventi durata dai 24 ai 60 mesi, finalizzati alla riduzione degli oneri finanziari e al miglioramento degli indici di liquidità con relativa diminuzione delle passività bancarie a breve (debiti verso banche entro l’esercizio).
Il consolidamento potrà riguardare, per una percentuale massima del 30% sul totale dell’operazione, altre eventuali tipologie di passività a breve termine.
Per partecipare a questa specifica iniziativa le imprese - che non hanno presentato perdite in almeno uno degli ultimi due bilanci di esercizio e che non presentano pregiudizievoli - devono:
1. stipulare, nel periodo compreso tra il 31 maggio 2011 e il 31 maggio 2012, un finanziamento bancario avente durata compresa tra i 24 e i 60 mesi e garantito da uno dei confidi elencati nell’Allegato 2 del Regolamento
2. rendicontare entro i sei mesi successivi alla data di erogazione del finanziamento - e comunque non oltre il 16 luglio 2012 - la realizzazione del piano di riqualificazione della struttura finanziaria.

Per l’Intervento 3 il bando prevede l'assegnazione di un contributo in conto abbattimento tassi sul finanziamento ottenuto al fine di operare una diminuzione degli oneri finanziari.
L’importo del finanziamento ammesso all’agevolazione, potrà variare da un minimo di 15.000,00 euro ad un massimo di 250.000,00 euro.
Il contributo camerale abbatte di 2,5 punti gli interessi calcolati in sede di stipula del finanziamento, fermo restando che i tassi di interesse devono rientrare nel limite previsto dal bando.
Solo nel caso delle micro-imprese, è previsto un abbattimento totale del tasso di interesse. Sono da considerarsi tali le imprese che al momento della presentazione della domanda di contributo risultino avere un organico inferiore a 10 persone e un fatturato, o un bilancio annuale, non superiore ai 2 milioni di euro.
I contributi assegnati, liquidati in un’unica rata attualizzata, sono concessi in conformità al regime comunitario de minimis.
Nel calcolo del beneficio si terrà conto della periodicità delle scadenze del piano di ammortamento e non verranno prese in considerazione eventuali fasi di preammortamento.
La durata dell'agevolazione non potrà essere superiore ai 60 mesi.

Le domande vanno presentate a partire dal 21-06-11 e, salvo sussistenza dei fondi, fino al 31-07-12.
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